Valeria Colturi

Valeria Colturi:
Founder e Designer di Crazy

Sono Valeria, sono nata e cresciuta nel cuore delle Alpi italiane a Bormio, famosa località sciistica e tappa della Coppa del Mondo di sci alpino.

Da ragazza amavo due cose: disegnare abiti e gareggiare negli sport di montagna. Fin dall'inizio mi sono posta obiettivi ambiziosi e ho cercato di raggiungere i massimi livelli su entrambi i fronti. Al liceo ho vinto i Campionati italiani Junior di sci di fondo e ho iniziato a creare abbigliamento tecnico per la montagna per me e i miei amici.

Recuperavo tessuti elastici e colorati e li utilizzavo per creare pantaloni più comodi o maglie più calde. Ho cominciato a usare stampe e colori inediti nel mondo della montagna di allora.

Chi ha detto che i capi per la montagna devono essere tristi?

Presto mi sono trovata ad affrontare una scelta difficile. Continuare a praticare sport o seguire la mia passione per l'abbigliamento sportivo e diventare stilista?

Beh, se sono qui a parlarne è perché ho scelto la seconda. Ho deciso di combinare la passione e conoscenza degli sport con quella della moda per creare capi d'abbigliamento che garantissero prestazioni, vestibilità e stile.

Il primo Atelier

Verso la fine degli anni '80 la scelta a disposizione degli appassionati di montagna era estremamente limitata: poche tipologie di capi senza particolare tecnologia, pensati per un uso generico. Non c'era ricerca e sviluppo, non c'era innovazione. I vestiti erano freddi, scomodi, ingombranti e noiosi.

A 20 anni ho aperto la mia atelier nel centro storico di Bormio. Lì ho cominciato a creare nuove soluzioni personalizzate per le esigenze di diversi sport e discipline delle montagna. La voce si è sparsa in fretta tra atleti e sportivi: tra i miei primi clienti ci furono infatti atleti d'élite di sport di montagna come Alberto Tomba e Deborah Compagnoni. Si rivolgevano a me per modificare le loro divise, sempre scomode e inadatte, o per sottopormi le loro idee ed esigenze per creare prodotti nuovi e innovativi.

In poco tempo la mia boutique è diventata un punto di riferimento per qualsiasi atleta che cercasse qualcosa di diverso rispetto alla ristretta scelta che aveva a disposizione sul mercato, o anche solo qualche colore sgargiante o fantasia folle!

Mi sono concentrata sull'utilizzo dei materiali giusti, elastici e progettati meticolosamente per essere performanti, unendo tutto questo alla ricerca dello stile e del colore. Ogni giorno sperimentavo, inventavo e creavo al fianco dei più grandi atleti dell'epoca. Mi sembrava di vivere un sogno!

La prima tuta da sci alpinismo

Proprio in quegli anni iniziarono a comparire le primissime gare di sci alpinismo: uno sport che univa la componente atletica che conoscevo nello sci di fondo, l'adrenalina della discesa, la componente tecnica dell'alpinismo e l'esplorazione di posti remoti e meravigliosi. Fu amore a prima vista.

Queste gare uniche richiedevano soluzioni tecniche innovative per l'abbigliamento e l'attrezzatura. Leggerezza, traspirabilità e calore erano essenziali nell'abbigliamento e non c'era nulla in grado di rispondere in maniera accettabile a queste esigenze.

Tra i vari atleti con cui ho potuto collaborare, due in particolare mi presentarono una sfida unica. Fabio Meraldi e Adriano Greco stavano vincendo tutte le gare dell'epoca, ma non riuscivamo a risolvere il problema dell'abbigliamento. Gli atleti correvano con tute da ginnastica, tute da sci di fondo, pantaloni da alpinismo o qualsiasi cosa li potesse aiutare a combattere il freddo.

Era il 1989 quando mi misi al lavoro per disegnare la prima tuta intera da gara per lo sci alpinismo al mondo. Fu un'enorme innovazione nella linea, nei dettagli e nella vestibilità. Il suo design tecnico innovativo, lo stile e i colori erano veramente pazzeschi!

Nel giro di un paio d'anni crea i pantaloni, giacche e gilet pensati apposta per lo sci alpinismo. Un'intera linea di prodotti a cui serviva un nome. Scelsi "Crazy", il primo marchio di abbigliamento sportivo unicamente dedicato a questo sport.

"Crazy", il primo marchio di abbigliamento sportivo unicamente dedicato a questo sport.

L'abbigliamento da montagna Fast and Light

Con Crazy ho subito vestito tutti i campioni e i gruppi sportivi legati allo sci alpinismo. Man mano che lo sport cresceva, Crazy cresceva con lui. Il continuo contatto con gli atleti e con le loro esigenze, unito alla mia continua sperimentazione e esperienza in montagna, mi portò a maturare un'intuizione.

Guardandomi in giro mi sono resa conto che, mentre l'abbigliamento utilizzato dagli atleti in gara era stato completamente rivoluzionato in pochi anni, i prodotti indossati dagli appassionati di tutti i giorni erano rimasti pressochè invariati. Nessun tessuto elastico, nessuna tecnologia e soprattutto.. Nessun colore!

Allora mi sono messa al lavoro.

Imparando dal mondo delle gare che ho conosciuto tanto da vicino e dalle esigenze degli atleti, ho iniziato a innovare anche l'abbigliamento da montagna. Ho capito che gli stessi benefici che cercavano gli atleti per le loro performance potevano essere trasportati e adatti per migliorare i prodotti utilizzati da tutti gli appassionati.

Ho scelto tessuti elastici e disegnato un fit più atletico. Ho ridotto al massimo il peso, tolto il superfluo e ovviamente ho creato capi sgargianti e colorati. Tutto questo per permettere ai miei clienti di vivere la montagna in modo efficace, con velocità e leggerezza. Insomma, in puro stile Fast and Light!

Crazy oggi

Nei decenni successivi, fino ad oggi, ho continuato a ricercare e innovare, presentando al mercato soluzioni tecniche sempre più all'avanguardia, come le cuciture piatte, la prima giacca completamente elastica nel 2013 o la giacca più leggera del mondo nel 2021.

In questi anni moltissime altre aziende hanno seguito questa stessa strada e l'abbigliamento fast and light è diventato l'evoluzione dell'abbigliamento da montagna in tutta Europa. In tutte le Alpi e in tutti i negozi outdoor i pantaloni larghi e pieni di tasche, i giacconi rigidi e pesanti e i maglioni in lana sono stati sostituiti da abbigliamento performante, elastico e confortevole.

Vedere la mia Crazy esposta in fiere internazionali e in più di 400 negozi in tutto il mondo mi fa ripensare ai miei sogni da ragazza, quando non potevo nemmeno immaginare tutto questo.

Sono orgogliosa che negli anni così tante altre aziende abbiano seguito questo percorso e diffuso in tutto il mondo un abbigliamento migliore.. Anche se, per qualche motivo, questa faccenda dei colori tristi e noiosi non riescono proprio a superarla ;)